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Nel frattempo, ecco alcune delle domande più frequenti fatte dai nostri clienti:

La Pompa di calore va installata all’esterno, in un’area ben ventilata. È fondamentale lasciare almeno 50 cm di spazio libero sul retro e sui lati, e 2,5 metri di spazio frontale in corrispondenza del ventilatore, per garantire un corretto flusso d’aria e massimizzare l’efficienza.
Sì, le Pompe di calore sono compatibili con piscine interrate e fuori terra, sia in fase di costruzione che già esistenti. È sufficiente che la piscina disponga di un impianto di filtrazione funzionante.

La fase iniziale di riscaldamento – detta messa a regime – può richiedere da 3 a 5 giorni. Durante questo periodo, la pompa di calore e il sistema di filtrazione devono rimanere in funzione continuativa (24/7). Una volta raggiunta la temperatura desiderata, il dispositivo passerà in modalità a basso consumo, riattivandosi solo quando necessario per mantenere costante la temperatura.

Per migliorare l’efficienza e ridurre i consumi, si consiglia di utilizzare una Telo termico durante le ore notturne o nei periodi di non utilizzo. Questo aiuta a trattenere il calore accumulato, riducendo la perdita di temperatura e il lavoro della pompa.

Sì, soprattutto i modelli con tecnologia Inverter sono progettati per funzionare efficacemente anche a temperature esterne più basse, garantendo un’estensione della stagione balneare dalla primavera all’autunno.

Il consumo dipende da potenza, dimensioni della piscina e condizioni climatiche, ma in generale le Pompe di calore hanno un rapporto di efficienza molto alto (COP da 4 a 6): ciò significa che per ogni kWh consumato, restituiscono da 4 a 6 kWh di calore.

L’installazione è generalmente semplice, ma per garantirne la massima efficienza e sicurezza si consiglia di affidarsi a un tecnico o idraulico qualificato, soprattutto per il collegamento all’impianto idraulico e all’alimentazione elettrica.

I modelli più recenti, soprattutto quelli Inverter, sono progettati per essere estremamente silenziosi, con livelli sonori ridotti a meno di 40 dB in modalità di mantenimento. Possono essere utilizzati anche in contesti residenziali senza arrecare disturbo.